mercoledì, Maggio 21, 2025
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Un omaggio a Castelnuovo-Tedesco tra suoni, parole e memoria al Museo del Novecento

Nella panoramica cornice della Sala Fontana del Museo del Novecento si è tenuto oggi pomeriggio il  “Concerto italiano intorno a Mario Castelnuovo-Tedesco” (1895-1968), evento organizzato da NoMus, in collaborazione con il “Quartetto”, che ha saputo coniugare rigore interpretativo e sensibilità narrativa in un tributo sentito e originale al compositore fiorentino.
Protagonisti del pomeriggio musicale sono stati il chitarrista Giorgio Albiani e la pianista Alessandra Garosi, interpreti di un programma che ha attraversato alcune tra le pagine più suggestive della produzione cameristica e pianistica di Castelnuovo-Tedesco. La scelta dei brani  ha messo in luce la versatilità stilistica e l’eleganza del linguaggio del compositore.
Il concerto si è aperto con una sorpresa: La Comedia dell’aretino Roberto Rossi, composizione ispirata alla Divina Commedia, in tre parti, Hit Incipit, Il Tempo di Koine e Makeda, che ha offerto un contrappunto contemporaneo e riflessivo grazie a una scrittura densa di suggestioni letterarie con un occhio al folclore mediterraneo ed orientale. Una scrittura tonale evidenziata molto bene dalle timbriche riverberanti della chitarra classica di Giorgio Albiani.

A completare il quadro, l’esecuzione del  raro Indianisches Tagebuch (1915) di Ferruccio Busoni, una sorta di “quaderno indiano” in cui il pianoforte, ottimamente restituito da Alessandra Garosi,  ha evocato, con sottile ironia, paesaggi esotici e memorie culturali filtrate da uno spirito europeo. Di rilevanza poi l’ottima lettura della vivace Sonatina zoologica op.187, un lavoro del 1960 di Castelnuovo-Tedesco ispirato da quattro animali. Poi per chitarra e pianoforte la splendida Fantasia in due movimenti, nei quali gli interpreti sono riusciti a penetrare le sonorità con un ottimo equilibrio timbrico, cosa non facile per due strumenti con caratteristiche volumetriche molto diverse. Applausi calorosi e ripetizione dell’orecchiabile secondo movimento.
Il pubblico, attento e partecipe, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, che si è rivelata un momento prezioso di riscoperta e di approfondimento
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