L’ultimo concerto della Quindicesima Stagione della Primavera di Baggio, inserito nel ciclo “Storie di Baggio” alla Chiesa Vecchia di Baggio, ha avuto per protagonista la pianista Tatiana Larionova, subentrata all’indisposto Dario D’Ignazio. L’evento, svoltosi ieri nel tardo pomeriggio, è stato organizzato all’ultimo momento ma si è rivelato un successo sia per partecipazione che per qualità musicale.
Il programma, dedicato a due giganti del pianismo romantico – Fryderyk Chopin e Sergej Rachmaninov – ha proposto un percorso espressivo di grande impatto. Le Quattro Mazurche op. 24 di Chopin e i Dieci Preludi op. 23 di Rachmaninov hanno offerto un confronto affascinante tra due linguaggi diversi ma accomunati da una profonda intensità emotiva. La Larionova, con una tecnica impeccabile e un fraseggio sempre controllato, ha saputo evidenziare tanto la raffinatezza delle danze polacche quanto l’ampiezza e la drammaticità dei preludi rachmaninoviani. L’articolazione nitida e l’espressività calibrata hanno reso il recital un momento di raro equilibrio interpretativo. Celebri alcuni dei brani proposti, spesso scelti dai grandi pianisti come pezzi da bis, e non a caso anche Larionova ha concluso il concerto con un bis: un’altra Mazurka di Chopin, accolta da calorosissimi applausi del numeroso pubblico presente.
Tatiana Larionova, anche co-direttrice artistica della rassegna insieme a Davide Cabassi, ha così chiuso con eleganza e profondità musicale una stagione che si conferma punto di riferimento per la musica da camera a Milano.
