sabato, Maggio 17, 2025
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Susanna Mälkki e Vadym Kholodenko con la Filarmonica della Scala per Schumann e Strauss


Il concerto sinfonico di ieri sera al Teatro alla Scala ha visto protagonista la direttrice d’orchestra finlandese Susanna Mälkki, alla guida della Filarmonica della Scala in un programma interamente dedicato a due giganti della musica tedesca: Robert Schumann e Richard Strauss. In apertura, il Concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra di Schumann, seguito da Eine Alpensinfonie op. 64 di Strauss. Solista nel concerto schumanniano è stato il pianista ucraino Vadym Kholodenko, trentottenne originario di Kiev e vincitore del prestigioso Concorso Internazionale “Van Cliburn” nel 2013. Settant’anni separano le prime esecuzioni dei due capolavori: quella del Concerto op. 54 a Dresda nel 1845 e quella della Sinfonia alpina a Berlino nel 1915. Entrambi i brani, seppur distanti nel tempo, si inscrivono nel solco della tradizione romantica e tardo-romantica: il primo seguendo la classica struttura tripartita, il secondo articolato in un unico, ampio movimento suddiviso in ventidue sezioni, secondo un’evoluzione formale più avanzata.

L’interpretazione di Kholodenko ha messo in luce una naturalezza straordinaria nell’articolazione musicale, con un tocco misurato e una coerenza espressiva di grande raffinatezza. Ottimamente supportato dalla direzione chiara e sensibile di Mälkki, il pianista ha ricevuto calorosi e meritati applausi, seguiti da un bis virtuosistico ma sempre elegante: il Waltz oubliée n.1 di Franz Liszt

Dopo un breve intervallo, il pubblico ha potuto immergersi nella Alpensinfonie, un affresco sinfonico di oltre cinquanta minuti che, attraverso l’orchestrazione sontuosa di Strauss, evoca paesaggi alpini, fenomeni atmosferici e giochi di luce. L’esecuzione della Filarmonica, sotto la guida ispirata di Mälkki, ha restituito con grande efficacia la ricchezza timbrica e la complessità dinamica della partitura, offrendo un’esperienza d’ascolto suggestiva e coinvolgente. L’entusiasmo del pubblico si è tradotto in lunghi e convinti applausi. Il concerto sarà replicato il 7 e l’8 maggio. Un appuntamento da non perdere. (Due Foto sopra di Brescia e Amisano, Archivio Scala)


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