Il meritato successo — coronato da applausi finali interminabili — ha segnato la seconda rappresentazione di Norma, andata in scena ieri con il teatro al completo. È una vittoria per l’eccellente cast vocale, per l’incommensurabile Coro scaligero diretto da Alberto Malazzi, per l’ottima direzione di Fabio Luisi e, in misura ridotta, per gli altri protagonisti (regia, scenografia, coreografie), che rimangono un suggestivo contorno alla componente musicale di rilievo. L’opera di Vincenzo Bellini, su libretto di Felice Romani, mancava da 48 anni alla Scala: un melodramma celebre per la potenza della melodia e degli intensi recitativi, con l’iconico “Casta Diva” nel primo atto, tramandato grazie all’immensa Maria Callas. I due soprano protagonisti, Marina Rebeka (Norma), agile e impeccabile anche dal punto di vista attoriale, e il mezzosoprano russo Vasilisa Berzhanskaya (Adalgisa), dalla voce timbricamente più scura e morbida, si fronteggiano spesso vocalmente in gara, offrendo entrambi forti emozioni.
L’amore per Pollione, incarnato dal tenore Freddie De Tommaso, da voce squillante ma presenza scenica a tratti incerta e goffa, alimenta un conflitto insanabile che conduce al sacrificio della protagonista. Come spesso accade, a differenza della Prima, ieri non si sono verificate proteste nei settori alti del teatro. Olivier Py, nella sua regia ambientata in un Ottocento milanese, ha privilegiato la voce, offrendo una scenografia dinamica con palco rotante firmata da Pierre‑André Weitz (che ha curato anche i costumi), riuscendo numerose volte a dare interessanti prospettive architettoniche. Le coreografie di Ivo Bauchiero, ad eccezione della scena finale, si sono rivelate poco funzionali, spesso ridotte a mero riempitivo scenico volto a sottolineare l’accostamento a Medea. Da segnalare l’ottima performance delle altre voci: Michele Pertusi (Oroveso) con timbro di basso caldo e avvolgente; Laura Lolita Perešivana (Clotilde); e Paolo Antognetti (Flavio).
Una curiosità: è stato festeggiato in palcoscenico Giuseppe Ettorre, per 40 anni primo contrabbasso dell’orchestra scaligera. Applausi da tutti i colleghi e gli interpreti. Norma tornerà sul palcoscenico del Teatro alla Scala per altre cinque recite: venerdì 4 luglio, martedì 8, venerdì 11, lunedì 14 e giovedì 17 luglio, sempre alle ore 20. In tutte le date, Marina Rebeka interpreterà il ruolo del titolo, ad eccezione della serata di lunedì 14 luglio, che vedrà il debutto scaligero di Marta Torbidoni come Norma e di Antonio Poli nei panni di Pollione, in sostituzione di Freddie De Tommaso, presente nelle altre recite. (Foto in alti di Brescia e Amisano dall’Archivio del Teatro alla Scala)