Si è conclusa con grande partecipazione di pubblico l’edizione 2025 di Piano City Milano, la manifestazione che ogni anno trasforma il capoluogo lombardo in un palcoscenico diffuso dedicato al pianoforte. Anche quest’anno, il festival ha coinvolto un numero impressionante di sedi, spingendosi fino ai comuni dell’area metropolitana. Tra gli appuntamenti più rilevanti, spiccano gli omaggi a Dmitrij Šostakovič alla Rotonda della Besana da me seguiti. In particolare, è stata proposta l’esecuzione integrale dei Preludi e Fughe op. 87, a cura del Coordinamento di Pianoforte del Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Il concerto, introdotto dal professor Luca Schieppati, ha visto protagonisti alcuni tra i migliori allievi dell’istituto, che si sono alternati nell’interpretazione dei 24 brani. Tra gli esecutori: Micol Millemac, Federico Clerici, Aram Shekikyan, Livia Sotgia, Antonio Alessandri, Chiara Bartoloni, Jacopo Crippa, Sebastiano Benzing, Simone Zorini, Giovanni Galletta, Dima Kravets, Daniele Martinelli, Matteo Marossi, Micheil Otarashvili, Fabio Bossi, Luca Galli, Marta Gianola, Federico Medaglia Schonfeld e Paolo Ehrenheim.

Sempre alla Besana, spazio anche all’ambizioso progetto di esecuzione integrale delle 15 Sinfonie di Šostakovič, presentate in trascrizioni per pianoforte a quattro mani o per due pianoforti. Ideato e curato dal pianista Roberto Franca, il ciclo ha offerto un’occasione rara di ascolto e approfondimento. Di particolare interesse l’interpretazione ascoltata del Duo Faccini (Elia e Betsabea Faccini), impegnato nella Sinfonia n. 1 (quattro mani) e nella Sinfonia n. 2 (due pianoforti). I due fratelli, pianisti e compositori di fama internazionale, hanno dato prova di grande affiatamento e sensibilità. Applauditissima anche la Sinfonia n. 5, eseguita da Roberto Franca e Chantal Balestri.

Tra i numerosi eventi in cartellone, da segnalare anche il recital del ventiduenne Paolo Ehrenheim, che ha proposto un programma impegnativo e ben costruito: Ludwig van Beethoven, Sonata op. 101; Fryderyk Chopin, Polacca-Fantasia op. 61 e Scherzo n. 3 op. 39; Thomas Adès, Blanca Variations.

Le sue interpretazioni hanno confermato la maturità artistica del giovane ventiduenne.