Osvaldo Coluccino – Diade (Stradivarius)

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Nel nuovo CD pubblicato da Stradivarius, Osvaldo Coluccino raccoglie undici brani composti tra il 2002 e il 2011, riuniti sotto un titolo emblematico: Diade. Il termine rimanda alla relazione a due, e infatti ogni pezzo è costruito come un dialogo fra strumenti diversi, in un continuo gioco di rimandi e silenzi. Coluccino – compositore e poeta, sessantaduenne di Domodossola – conferma anche in questo lavoro la sua attenzione per la materia timbrica. Il clarinetto, il violino, il flauto, il trombone e il violoncello si intrecciano con la chitarra, la viola, il pianoforte e, in alcuni casi, con l’elettronica, in rielaborazioni curate dallo stesso autore. I titoli – Ali, Diade, Talea, Appulso, Giano, Specchio, Cenere, Gemina, Stati, Stigma, Etra – evocano un universo di rarefazione e sospensione. In queste pagine, i silenzi tra le frasi diventano parte integrante della scrittura: pause lunghe e respirate che assumono il ruolo di un terzo strumento, dialogando con i due protagonisti sonori. L’ascolto rivela un carattere profondamente meditativo, come accade in Diade per violino e chitarra o in Specchio per violoncello e pianoforte, dove i suoni si alternano alle pause in un equilibrio sottile, di intensa concentrazione. Il risultato è un clima di costante introspezione, in cui il tempo sembra dilatarsi e la musica farsi pensiero. Un disco “sperimentale”, dunque, che si distingue per coerenza e raffinatezza timbrica, interpretato da un ensemble di eccellenti musicisti: Rocco Carbonara, Leopoldo Saracino, Refael Negri, Umberto Fantini, Manuel Zigante, Enrico Maria Baroni, Mario Marzi, Gianluca Turconi, Andrea Repetto, Giampaolo Pretto, Marino Nicolini, Marco Sala, Daniela Cima, lo stesso Osvaldo Coluccino e Fabio Sampò. Per meditare.