Ieri sera si è inaugurata la 43a Stagione concertistica della Fondazione La Società dei Concerti.
Sul podio il giovane, ma già affermato, Alessandro Bonato; in orchestra, i talentuosi strumentisti dell’Accademia del Teatro alla Scala; al pianoforte, la grande pianista russo-statunitense Olga Kern, interprete di classe, ormai di casa in Sala Verdi e ospite abituale della Società. Il programma accostava Mozart e Šostakovič. In apertura, la celebre Sinfonia n. 38 in re maggiore K. 504 “Praga”, opera matura del salisburghese, segnata da un forte spirito drammatico e da un gioco di contrasti di straordinaria ricchezza.
La direzione attenta, precisa e ben calibrata di Bonato ha garantito una buona resa complessiva del capolavoro mozartiano. L’orchestra ha poi dato il meglio di sé nei due concerti di Šostakovič, grazie alla guida del direttore Bonato e, soprattutto, alla presenza della straordinaria solista. Olga Kern, che eccelle nel repertorio russo — in particolare in Rachmaninov, ma anche in Šostakovič — ha mostrato tutta la sua maestria nel Concerto n. 1 in do minore op. 35 per pianoforte, tromba e orchestra d’archi, affiancata dall’ottimo trombettista Niccolò Gaudenzi. Ne ha rivelato con brillantezza il carattere neoclassico e virtuosistico, mettendo in rilievo la componente ritmica e percussiva, specialmente nei movimenti laterali. Ancor più incisiva la sua interpretazione del Concerto n. 2 in fa maggiore op. 102, con un Allegro iniziale trascinante, in cui anche l’orchestra ha dato prova di vivacità e precisione. Di grande impatto emotivo l’Andante centrale, pervaso di leggerezza e soavità, reso dalla Kern con intensa sensibilità: un movimento molto apprezzato dal numeroso pubblico presente in Sala Verdi, che ha potuto riascoltarlo come bis.
Un successo pienamente meritato per il direttore, l’orchestra e la brillante interprete, che — come sua consuetudine — ha cambiato abito tra il primo e il secondo concerto. Una serata di alto livello, di buon auspicio per la ricca Stagione concertistica.
