Nella Sala Verdi del Conservatorio milanese i tre vincitori del Premio Pozzoli

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Nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano si è concluso il XXXIV Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli con il concerto dei tre vincitori e la cerimonia di premiazione.

Ad aprire la serata è stato il terzo classificato, il cinese Yiyang Chen, che ha affrontato con intensità espressiva e raffinatezza Gaspard de la nuit di Maurice Ravel, uno dei vertici del repertorio pianistico del Novecento, articolato nelle tre celebri pagine Ondine, Le gibet e Scarbo.
La seconda classificata, l’italiana Michelle Candotti, ha proposto un programma di grande impegno e suggestione, spaziando da Liszt, con Après une lecture de Dante tratto dalle Années de pèlerinage, fino a Bartók, con l’impetuoso Allegro molto dalla Sonata BB88 Sz. 80. Di forte impatto sia Liszt che Bartók, resi con una chiara espressività e con la capacità di penetrare nel dettaglio costruttivo dei brani, attraverso un’articolazione coerente dei diversi piani sonori. Interprete sicura, Candotti ha dispensato senza esitazioni virtuosismi di alto livello.
Il primo premio è andato a Rui Ming, anch’egli proveniente dalla Cina, che ha convinto la giuria con un percorso musicale capace di unire la profondità beethoveniana della Sonata n. 31 op. 110, interpretata nei tre movimenti con equilibrio, espressività e rigore, al lirismo dello Studio op. 10 n. 10 di Chopin, fino alla brillantezza virtuosistica dell’Étude op. 39 n. 5 di Rachmaninov. La sua lettura di Beethoven, minuziosa e ricca di timbriche nitide, ben articolate nei piani sonori, ha colpito per bellezza, intensità espressiva e straordinario rigore tecnico-interpretativo.
La giuria era presieduta da Roberto Plano e composta da Akemi Alink-Yamamoto, Pietro De Maria, Daniel Gortler, Tomasz Herbut, Gerlinde Otto e Golda Vainberg-Tatz. La cerimonia di premiazione ha riservato inoltre ulteriori riconoscimenti, assegnati non solo ai primi tre classificati.