Un salotto musicale elegante e raffinato fa da cornice all’attività dell’Associazione Musica d’Insieme, in via Curio Dentato 1 a Milano. Lo spazio, messo a disposizione grazie all’architetto Alessandro Ferrari – anche violoncellista – ospita regolarmente concerti cameristici con interpreti di grande prestigio.
Ieri sera, introdotto da Oreste Bossini, il pianista Luca Buratto ha incantato il pubblico rivelando le sue straordinarie qualità interpretative in un recital interamente dedicato a Maurice Ravel (1875–1937) denominato “Ravel en blanc et noir”
Nel corso della serata, in dialogo con Bossini, Buratto ha condiviso la sua passione per il grande compositore francese, che, insieme a Claude Debussy (1862–1918), rivoluzionò il linguaggio musicale del primo Novecento, liberandolo dall’eredità romantica.
Il programma ha seguito un percorso quasi cronologico, mettendo in luce l’evoluzione dello stile inconfondibile di Ravel. Dalla dolce Pavane pour une infante défunte (1899) alle atmosfere suggestive di Miroirs (1904–1905), con Oiseaux tristes e Alborada del gracioso, fino alla virtuosistica e visionaria Gaspard de la Nuit (1908). A seguire, le raffinate Valses nobles et sentimentales (1911), il ritorno al passato con Le Tombeau de Couperin (1914–1917), eseguito con il Prélude e la Fugue, e il curioso omaggio di Menuet sur le nom de Haydn (1909).
Buratto ha confermato la sua profonda affinità con l’universo raveliano, offrendo interpretazioni ricche di sfumature, dettagliate e raffinate, capaci di restituire tutta la tavolozza timbrica – quasi orchestrale – della musica del genio francese. Splendida anche l’acustica della sala, che ha accolto decine di fortunati ospiti. Come bis, il pianista ha regalato un altro breve e delizioso Minuetto in do diesis minore
(Foto di C.G.)
