Il progetto Il Pianoforte in Ateneo — un’intesa tra la sede milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e una delle più importanti case del mondo degli strumenti musicali, la Kawai Pianos di Hamamatsu (Giappone) — è giunto alla quarta edizione e al penultimo concerto.
Ieri sera, nella prestigiosa Aula Magna dell’Università, la pianista statunitense Avery Gagliano ha presentato un programma variegato che, seppur lontano da un ordine cronologico — ottima, al riguardo, l’introduzione del prof. Enrico Reggiani, responsabile dell’Ateneo musicale — trovava la sua unità nelle sonorità personali e rilevanti del pianismo dell’interprete, capace di trasmettere colori e cifre stilistiche che univano Schumann con le Noveletten op. 21 n. 1 e n. 8, Alistair Coleman con la sua Music in Timelapse (2024) e Rachmaninov con una serie di Preludes tratti dalle op. 32 e 23.
La delicata sintesi discorsiva della Gagliano ha restituito un ottimo Schumann, unitario nella sua complessità, ricco nella varietà melodica e perfettamente integrato alle geniali armonizzazioni. Di particolare rilievo il brano contemporaneo Music in Timelapse, di un compositore trentenne che, pur nella modernità, rivela momenti di evidente lirismo. Validi i sette Preludi del grande compositore russo, alcuni molto frequentati, altri meno, ma tutti eseguiti con notevole espressività nella precisione di dettaglio. A questi si sono aggiunti, nei bis concessi, altri due brani: l’Andante cantabile del Preludio op. 23 n. 4 e il Largo dell’op. 23 n. 10, entrambi eseguiti con raffinata delicatezza e in una corretta, eterea contemplazione.
Applausi calorosi per un concerto splendido. L’ultimo appuntamento della stagione sarà giovedì 13 novembre con il pianista Luca Buratto. Da non perdere!