Un programma interamente italiano ci ha condotti nei luoghi della bellezza melodica legata a Napoli e ai suoi dintorni.
L’Insubria Chamber Orchestra e il suo direttore Giorgio Rodolfo Marini hanno proposto un repertorio di raro ascolto, con musiche di Durante, Casella, Alessandro e Domenico Scarlatti, Zingarelli e Paisiello. Alcuni di questi autori, come Nicola Zingarelli (1752-1837), oggi pressoché sconosciuti, appartengono a una scuola di grande importanza, che ha profondamente influenzato la musica strumentale europea.
A parte Alfredo Casella (1883-1947), che ha composto le sue opere nei primi decenni del Novecento e di cui si è ascoltata la celebre Scarlattiana, Divertimento su musiche di Domenico Scarlatti, gli altri compositori in programma si collocano tra il Settecento e i primi anni dell’Ottocento, influenzati dal canto popolare dell’Italia meridionale e dall’orecchiabilità di melodie di sorprendente vitalità.
Nei primi due brani eseguiti – il Concerto per cembalo e archi di Francesco Durante (1684-1755) e la Scarlattiana di Casella – la parte solistica al pianoforte è stata affidata a Sandro Ivo Bartoli, interprete noto per il suo amato Domenico Scarlatti, di cui ha eseguito l’integrale delle Sonate. In entrambi i lavori Bartoli è stato sostenuto con grande affiatamento dalla direzione di Marini e dalle fresche timbriche dell’orchestra. La sua prova pianistica è risultata ottima, con un tocco delicato e una musicalità ricca di sfumature.
Le brevi ma interessanti composizioni dei due Scarlatti – il Concerto grosso n. 1 in fa minore di Alessandro e la Sinfonia n. 2 in sol maggiore di Domenico – hanno rivelato chiarezza espositiva e un’equilibrata visione d’insieme. Validissimi anche gli ultimi due brani in programma: la Sinfonia n. 7 in do maggiore di Zingarelli e la semplice ma espressiva Sinfonia in tre tempi di Giovanni Paisiello (1740-1816), che confermano la straordinaria creatività italiana nel generare un’infinità di temi ben costruiti e armonicamente ricchi. Applausi pienamente meritati per tutti gli interpreti.