Nei mesi scorsi avevamo già recensito alcuni CD del pianista Francesco Pasqualotto; a questi si aggiunge ora una nuova, pregevole incisione, dedicata agli Études d’exécution transcendante di Franz Liszt. Si tratta di un’opera pianistica che restituisce appieno il genio virtuosistico del grande compositore-pianista ungherese.
Pasqualotto, virtuoso del pianoforte formatosi principalmente al Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida di Maria Grazia Bellocchio, e perfezionatosi attraverso masterclass con Maestri del calibro di Bruno Canino, Louis Lortie, Paolo Bordoni e altri, rivela in queste pagine celebri tutte le sue qualità interpretative. Ai dodici Studi trascendentali, nella riuscita registrazione per EMA Vinci L&C, si affiancano anche uno Studio op. 1 del 1826 e la Toccata del 1879, sempre di Liszt. A completare il programma, due rari Studi del 1862 di Anton Bruckner.
Già dal Preludio, primo degli Studi trascendentali S.119, emerge la straordinaria discorsività dell’interprete, capace di mantenere una chiarezza sorprendente anche nei passaggi più rapidi. La leggerezza richiesta da alcuni brani, come il n. 2 Molto vivace o il n. 5 Feux follets (Irrlichter), e la forza espressiva di altri, come il n.4 Mazeppa, il n. 7 Eroica o l’ottavo Wilde Jagd, rivelano una versatilità interpretativa che sa modulare le dinamiche con sensibilità, adattandole di volta in volta alle esigenze espressive di ciascun pezzo.Tutti gli Studi risultano rilevanti nell’economia del disco, così come la brevissima ma significativa Toccata. Interessanti anche i due Studi di Bruckner, rari e influenzati da un clima musicale che richiama certi tratti di Chopin e Schumann.
Un CD di indubbia qualità, che ogni amante della grande musica pianistica dovrebbe possedere.
