venerdì, Maggio 23, 2025
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Il grande Grigory Sokolov in Conservatorio per la Società dei Concerti

Era un concerto molto atteso quello ascoltato ieri sera in Sala Verdi, con Grigory Sokolov, presenza costante nelle serate di fine stagione della Società dei Concerti milanese.

Due i compositori inseriti nel programma: William Byrd (1540–1623) e Johannes Brahms (1833–1897), distanti musicalmente tre secoli, ma accomunati dall’interpretazione del celebre pianista russo, capace di fondere epoche diverse con il proprio stile personale. Amante della musica antica, con Byrd, Purcell, Couperin e Rameau tra i suoi autori privilegiati, Sokolov riesce a evocare le caratteristiche coloristiche degli strumenti storici attraverso i tasti del pianoforte moderno, riproponendone alcune sonorità anche nelle composizioni più recenti.
Nella prima parte del concerto, il grande interprete ha costruito una sorta di suite con brani del compositore inglese: John Come Kiss Me Now, The First Pavan & Galliard, Fantasia, Alman, Pavan: The Earl of Salisbury, Galliard, Second Galliard e Callino Casturame. Una trentina di minuti di musica splendida, dal carattere popolare, nobilitata da una resa espressiva insuperabile, giocata su un dosaggio dinamico ricchissimo di sfumature e una chiarezza di dettaglio di altissimo livello.
In contrasto, la seconda parte della serata è stata dedicata interamente a Brahms, grande estimatore di Byrd, con le Quattro Ballate op. 10 e le Due Rapsodie op. 79, eseguite senza soluzione di continuità. Le riflessive interpretazioni delle pagine brahmsiane, spesso caratterizzate da una dilatazione temporale inusuale, hanno offerto all’interprete lo spazio ideale per rivelare le sue capacità di penetrazione nell’intima struttura delle ampie architetture musicali del compositore amburghese. La cura del dettaglio, inserita in un contesto di perfetto equilibrio formale, ha restituito una visione personale e altamente espressiva della musica di Brahms.
Splendidi tutti i sei brani, accolti con entusiasmo dal numerosissimo pubblico presente in Sala Verdi, tra cui molti giovani. Sei anche i classici bis offerti da Sokolov dopo il programma ufficiale: quattro i brani di Chopin: la Mazurca in do minore op.30 n.1, la Mazurca in do diesis minore op.50 n.3, la Mazurca in si minore op.30 n.2  e il conclusivo Preludio op.28 n. 20 in do minore, intervallati da due brani di Rameau,  Les Sauvages e Tambourin. Incantevoli! (Foto di C.G.)
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