Alla Sala Puccini del Conservatorio di Milano, il 30 novembre 2025, la rassegna “Musica Maestri!” ha dedicato la sua undicesima edizione a un ritratto appassionato di Barbara Strozzi, figura di spicco del Seicento musicale veneziano.
Il concerto, affidato al Duo Cor barocco formato dal soprano Micol Pisanu e da Francesca Torelli all’arciliuto, ha tracciato un percorso che dal barocco più intimo ha condotto verso la sua dimensione più virtuosistica e teatrale.
Le arie di Strozzi, tratte dalle raccolte veneziane pubblicate tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Seicento, hanno offerto un panorama sorprendentemente vario: dalla malinconia elegante di L’Eraclito amoroso alle inflessioni più ironiche e leggere di La mia donna perché canta, passando per la celebre e sospesa interrogazione di Che si può fare?. Brani come Amor è bandito, È pazzo il mio core e L’amante segreto hanno messo in evidenza la naturale teatralità del soprano, capace di mantenere chiarezza di dizione e intensità espressiva senza mai cedere all’enfasi.
A intervallare le pagine vocali, Francesca Torelli ha proposto alcuni brani strumentali di Alessandro Piccinini e Pietro Paolo Melli, riportando alla luce la dimensione più intima e improvvisativa del repertorio liutistico seicentesco. Le danze e i capricci scelti hanno dialogato con le arie di Strozzi non come semplici intermezzi, ma come tasselli di un’unica narrazione sonora.Il risultato è stato un concerto che, pur nella sua sobrietà cameristica, ha saputo restituire l’energia e il fervore creativo del primo barocco italiano, confermando la modernità di Barbara Strozzi e la sensibilità interpretativa del Duo Cor barocco.
Due i bis concessi, prima con una melodia utilizzata da Mozart per alcune celebri variazioni, “Ah, vous dirai-je Maman” cantata con l’ausilio del pubblico e poi ancora un breve finale da una cantata della Strozzi. Applausi continuati e meritati in una sala stracolma di pubblico.
