Continua la rassegna dedicata ai concerti per pianoforte al Festival MiTo 2025

0
38

L’eccellente idea di far ascoltare i più celebri concerti per pianoforte e orchestra nella trascrizione per due pianoforti, dove il secondo strumento assume la parte orchestrale, è proseguita al Teatro Dal Verme (Sala Piccola) di Milano con quattro interpreti di rilievo.

La diciassettenne Emma Guercio ha affrontato con sorprendente maturità il Concerto n. 2 di Chopin, affiancata da Yevgeni Galanov al secondo pianoforte; il trentenne Diego Petrella si è cimentato con il virtuosistico Concerto n. 1 di Liszt con Galanov al secondo pianoforte; Volha Karmyzava ha interpretato il Concerto n. 1 di Brahms, sempre in dialogo con Galanov, e Lucia Zavagna, ancora con Yevgeni Galanov, ha interpretato con passione e precisione il Concerto in sol di Maurice Ravel. Quattro capolavori che hanno trovato ottime qualità esecutive in ciascun interprete.
La Guercio ha colpito per la luminosità del tocco e la delicatezza del gesto: soprattutto nel movimento centrale chopiniano ha rivelato un inaspettato spessore interpretativo, capace di piegare il rubato e scolpire le frasi con naturalezza.
Petrella ha confermato il suo virtuosismo in Liszt: un segno brillante sorretto da precisione tecnica esemplare, senza rinunciare alla capacità di colore anche nei passaggi più impervi; la riduzione a due pianoforti ha messo in risalto la sua chiarezza d’attacco e il controllo delle grandi arcate sonore.
Nel complesso e pregnante Concerto brahmsiano, Karmyzava ha offerto una visione matura, con un fraseggio articolato e una gestione dinamica equilibrata che ha saputo restituire la ricchezza timbrica e la tensione interna della partitura. Il dialogo con Galanov ha reso vive le sfumature orchestrali, in una complicità che ha trasformato la trascrizione in un vero e proprio organico cameristico, con entrambi i pianoforti di equilibrata importanza.
Il noto concerto di Ravel, che trova riferimento anche al mondo jazzistico, con un occhio a Gershwin, ha visto un luminoso pianoforte della Zavagna, bravissima soprattutto nei frangenti più brillanti.
Applausi calorosi per tutti, con la sala sempre esaurita. Ancora quattro prossimi concerti in programma, già esauriti.