La quindicesima stagione della Primavera di Baggio, organizzata nella Chiesa Vecchia di Baggio sotto la denominazione Storie de Baggio, ha ospitato ieri – 23 maggio 2025 – la violista russa Anna Serova e la pianista pugliese Antonia Valente per un programma incentrato soprattutto su composizioni del secondo Novecento e contemporanee. La serata si è aperta con la Sonata per viola e pianoforte (1919) della compositrice inglese Rebecca Clarke (1886–1979), anch’essa violista. L’opera ha introdotto il concerto con sonorità melodiche e raffinate, influenzate da un certo folclore nord-europeo. Le linee discorsive ricche di espressività di Serova hanno trovato nel pianoforte di Valente la compagna ideale, valorizzando le suggestive timbriche della Clarke.
A seguire, l’Élégie op. 30 del compositore belga Henri Vieuxtemps (1820–1881) ha confermato la solida intesa tra le due interpreti. Particolarmente toccante è stata l’esecuzione di Fratres (1977, versione per viola e pianoforte) del compositore estone Arvo Pärt (n. 1935), brano emblematico del suo stile minimalista e spirituale, basato su variazioni cicliche di un tema essenziale, in un costante dialogo temporale tra viola e pianoforte. È seguita una riuscita trascrizione per viola e pianoforte della celebre Danza dei cavalieri dal balletto Romeo e Giulietta (1935–1936) di Sergej Prokof’ev (1891–1953), resa con forza espressiva e precisione ritmica. A conclusione del programma ufficiale, è stato proposto un brano scritto appositamente per Anna Serova dal compositore, direttore e violista anconitano Roberto Molinelli (n. 1963): Milonga y Chacarera, due movimenti musicali ispirati alla tradizione argentina e spagnola, caratterizzati da nitore espressivo e ricchezza di accenti.
Il concerto si è chiuso con un bis molto apprezzato: una raffinata interpretazione della trascrizione per viola e pianoforte della Romanza op.6 n.6 di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840–1893), in cui ha prevalso la linea melodica intensa e cantabile della viola.