giovedì, Giugno 12, 2025
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Alla Fabbrica del Vapore il Quartetto Adorno e Andrea Bacchetti

Un concerto molto interessante quello ascoltato alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini, nell’ambito della rassegna Suoni Trasfigurati, curata da Luisa Longhi e Luca Carnicelli. Protagonista il Quartetto Adorno, formazione composta da Edoardo Zosi e Liù Pelliciari ai violini, Benedetta Bucci alla viola e Danilo Squitieri al violoncello. Musicisti affiatati di evidente talento, hanno proposto un programma ricercato, che ha saputo coniugare rarità, novità e repertorio.
Si è iniziato con i Sei Studi per Quartetto d’archi di Theodor W. Adorno (1903–1969). È noto soprattutto come filosofo e teorico della musica, ma questi brevi studi, di ispirazione dodecafonica, mostrano anche il lato creativo di Adorno, meno conosciuto ma non privo di rigore e inventiva. I Sei studi, molto diversi tra loro, sono stati eseguiti con attenzione alle sfumature e un’ottima cura del dettaglio.
A seguire è stata proposta una composizione recente di Filippo Del Corno (n. 1970), Allegro per Quartetto d’archi, scritto nel 2023 su commissione de I Concerti della Normale di Pisa. Si tratta di un unico movimento di ampio respiro, costruito con equilibrio e chiarezza. Il linguaggio, aperto e libero da vincoli tonali, ha saputo coinvolgere per intensità e trasparenza. L’autore, presente in sala, ha ricevuto applausi sentiti.
Il pianista Andrea Bacchetti aveva anticipato il tardo pomeriggio musicale con due Preludi e fughe di Johann Sebastian Bach (1685–1750), precisamente con il Preludio e Fuga in mi minore maggiore n.9 BWV 878 e il Preludio e Fuga in la minore n.20 BWV 889, eseguiti con sobrietà, rigore estetico ed eleganza del fraseggio curato in ogni particolare. Poi, insieme al Quartetto Adorno, ha affrontato il Quartetto per pianoforte e archi in sol minore op. 57 di Dmitrij Šostakovič (1906–1975), pagina intensa, ricca di contrasti, a tratti aspra e a tratti meditativa. L’intesa tra i cinque interpreti ha reso con efficacia le molteplici sfumature del brano rivelando ancora eccellenti qualità e splendida intesa. Il pubblico, numeroso e partecipe, ha seguito con attenzione tutto il programma, premiando con calorosi applausi i musicisti. In chiusura, come bis, è stato riproposto lo Scherzo-Allegretto dal quintetto di Šostakovič, ulteriore occasione per apprezzare la coesione dell’ensemble.

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