Terminati con successo i concerti per due pianoforti al Dal Verme per MiTo

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Si è conclusa oggi, con il decimo appuntamento nella sala piccola del Teatro Dal Verme, la rassegna dedicata ai concerti per pianoforte e orchestra nelle trascrizioni per due pianoforti. Versioni particolarmente interessanti, che, pur non sostituendo gli originali, rivelano spesso situazioni espressive di grande valore musicale, con colori e un dialogo tra i due strumenti speculari di altissimo livello.
Gli ultimi quattro concerti in programma hanno visto protagonisti: Gemma Tritto nel Concerto in la minore op. 54 di Robert Schumann, Gabriele Buccheri nel Concerto in la minore op. 16 di Edvard Grieg, Yevegeni Galanov nel Concerto n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov e, infine, Emanuele Scaramuzza nel Concerto n. 3 in do maggiore op. 26 di Sergej Prokof’ev.
Al secondo pianoforte si sono alternati, come in tutti i concerti della rassegna, Volha Karmyzava e lo stesso Galanov, entrambi interpreti di altissimo livello, che hanno messo in luce le loro qualità soprattutto quando chiamati al ruolo solistico: la Karmyzava nel Concerto n. 1 in re minore op. 15 di Johannes Brahms e Galanov ancora una volta nel già citato Rachmaninov op.18.
Le interpretazioni finali hanno confermato le ottime qualità dei solisti: le sonorità intime e dolci della Tritto in Schumann, la timbrica precisa e corposa di Buccheri nel Grieg, un Rachmaninov di grande intensità con Galanov e la Karmyzava, fino ad arrivare all’impegnativo Prokof’ev, dove Scaramuzza ha saputo rendere con brillantezza e perfetta sintonia con Galanov la complessità della scrittura.
I concerti, presentati con competenza da Davide Cabassi e negli ultimi due dalla pianista Larionova – che in particolare a proposito di Prokof’ev ha ricordato numerosi aneddoti della vita del grande compositore russo – hanno registrato sempre il tutto esaurito. Un successo meritatissimo sia per gli interpreti sia per gli organizzatori, nell’ambito del Festival MiTo.