Per il Festival MiTo una rassegna concertistica per due pianoforti al Teatro Dal Verme

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Molto interessante si sta rivelando la rassegna pianistica ospitata nella sala piccola del Teatro Dal Verme per il Festival MiTo, dedicata alle trascrizioni per due pianoforti di celebri concerti per pianoforte e orchestra. L’iniziativa, che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico, è introdotta dal pianista Davide Cabassi, il quale presenta i protagonisti di ogni serata e anticipa con competenza i brani in programma, arricchendo l’ascolto con puntuali interventi storico-musicali sui compositori.
Lunedì 8 settembre è stato proposto il Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra di Joseph Haydn, affidato al duo pianistico formato da Ilaria Cavalleri e Volha Karmyzava. La loro lettura si è rivelata convincente, attenta alle coloriture orchestrali e capace di restituire con equilibrio i tre movimenti di un concerto ancora pienamente settecentesco, dal gusto classico tipico del Maestro austriaco. L’interpretazione è risultata di ottimo livello.
Martedì 9 settembre è stata invece la volta del Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven. Alla tastiera solistica si è distinta la pianista indonesiana Valérie Wellington, giovane interprete già affermata sulla scena internazionale, che ha offerto un’esecuzione limpida, curata nei dettagli e di grande efficacia espressiva. Di particolare rilievo la cadenza del primo movimento, così come la brillante sinergia con il secondo pianoforte, nuovamente affidato a Volha Karmyzava, la cui concertazione ha dato al dialogo beethoveniano un respiro molto interessante.
La rassegna proseguirà nei prossimi giorni con un percorso che condurrà dal romanticismo poetico di Chopin e Liszt all’intensità appassionata di Brahms e Schumann, per approdare poi al lirismo nordico di Grieg, al respiro struggente di Rachmaninov e infine all’energia modernista di Prokof’ev. In questo itinerario, il pubblico potrà ritrovare come fili conduttori la presenza costante di Volha Karmyzava e, sempre più spesso, quella di Yevgeni Galanov, pianista che darà un contributo decisivo alla concertazione, affiancando diversi interpreti solisti e diventando così protagonista, insieme a Karmyzava, di questa appassionante avventura musicale.

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