Il Premio Internazionale Antonio Mormone, quest’anno dedicato al violino, è giunto alla fase finale. Tre violiniste, selezionate tra un centinaio di concorrenti, sono arrivate a contendersi la vittoria dopo aver già sostenuto un recital con pianista accompagnatore di loro scelta: la coreana Anna Im (1997), l’olandese Hawijch Elders (1998) e l’americana Elli Choi (2001). Ognuna ha proposto un programma differente, fatta eccezione per due brani comuni: il Trio in do minore op. 9 n. 3 di Beethoven e la Sonata V per violino solo di Fabio Vacchi, commissionata appositamente per il concorso.
A questa prova, affrontata da tutte, è legato un premio speciale per la miglior esecuzione di un brano contemporaneo, assegnato –com’è prassi – a giudizio insindacabile dello stesso compositore. Oggi le tre concorrenti eseguiranno un ulteriore brano condiviso, la Sonata in la maggiore op. 162 D 574 di Schubert, nota come “Gran Duo“, accompagnate nuovamente da un pianista e con l’aggiunta di un violino d’eccezione: un Carlo Ferdinando Landolfi del 1757, proveniente dalla collezione storica del Conservatorio di Milano.
Le tre giornate di concorso finora ascoltate hanno rivelato un livello interpretativo complessivamente alto, ma con caratteri stilistici nettamente distinti: la precisione analitica e il controllo dell’olandese Elders, il lirismo generoso della giovanissima Choi, l’eleganza raccolta della sudcoreana Im. Una diversità che certo non renderà semplice il compito della giuria, composta da interpreti di grande rilievo come Edoardo Zosi, Nazzareno Carusi, Mark Gothoni, Silvia Marcovici, Feng Ning, Michael Stille e Anna Tifu. Nel Trio beethoveniano, a completare l’organico sono intervenuti due musicisti di primo piano: la violista Benedetta Bucci e il violoncellista Massimo Polidori, la cui presenza ha contribuito a rendere il confronto ancor più significativo.
La serata conclusiva è in programma per domenica 22 giugno alle ore 20.00 al Teatro alla Scala. Le tre finaliste si misureranno con tre pilastri del repertorio per violino e orchestra: i concerti di Sibelius, di Paganini (il n.1) e di Brahms. L’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala sarà diretta da Massimo Zanetti. Solo al termine delle tre esecuzioni verrà annunciato il verdetto finale.
