Nicola Bertolini e Irina Kravchenko per Musica Maestri! in Conservatorio

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Nel concerto in Sala Puccini di oggi, per la rassegna Musica Maestri!, il programma proposto dal clarinettista Nicola Bertolini, recente vincitore del Premio del Conservatorio 2025, ha disegnato un ottimo percorso musicale, esaltando con intelligenza le qualità dello strumento.

Nella maggior parte dei brani presentati ha trovato il supporto dell’ottima pianista Irina Kravchenko, interprete già affermata a livello internazionale. Il Grand Duo concertante di Carl Maria von Weber (1786-1826) ha introdotto il tardo pomeriggio rivelando l’equilibrio delle due componenti strumentali, pressoché sullo stesso livello anche dal punto di vista virtuosistico. Il Duo è una pagina melodicamente raffinata ed espressiva del compositore tedesco, musicista specialista nell’utilizzo del clarinetto, strumento nel quale sono emerse subito le qualità del diciottenne Bertolini. Splendida l’interpretazione.
Il prosieguo del concerto, presentato dallo stesso Bertolini, ha poi preso una piega più moderna, con incursioni anche nel jazz e nella musica klezmer. La modernità del secondo brano, la Fantasie for Solo Clarinet di Jörg Widmann (1973), ci ha portato in un ambiente totalizzante nell’uso dello strumento, tra suoni multipli e particolari effettistiche che derivano anche da elementi improvvisatori tipici della musica jazz, qui presentati con maestria da Bertolini a partire da una partitura precisa in ogni dettaglio. Passando al clarinetto basso, sempre in solitaria, Bertolini ha proposto una perfetta trascrizione di un brano improvvisato del grande jazzista Eric Dolphy (1928-1964). God Bless the Child è un esempio emblematico di quanto le relazioni tra jazz e musica contemporanea siano molto strette. Splendide timbriche, espressive e penetranti.
Ancora il clarinetto basso, questa volta con il pianoforte di Irina Kravchenko, per There and Back di Kevin Poelking (1988), brano recente che recupera una evidente e convincente melodicità. Bravissimi entrambi gli interpreti. Il mondo della musica klezmer, con le sue ritmiche e le melodie penetranti, tipiche del folclore ebraico, ha trovato spazio prima nell’ultimo brano d’impaginato, Sholem-Alekhem, Rov Feidman! di Béla Kovács (1937-2021), poi anche nel bis concesso, con un pezzo di Giora Feidman (1936). Entrambi i lavori, dal carattere spiccatamente popolare, hanno messo in luce il timbro espressivo del clarinetto, ricco di glissandi e variazioni sui temi, trovando l’eccellente Bertolini in perfetta sinergia melodico-ritmica con Irina Kravchenko. Applausi calorosi e meritatissimi.