Renaud Capuçon e Guillaume Bellom per un “tutto Brahms”

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L’importante concerto organizzato dalla Società dei Concerti in Conservatorio, intitolato “Brahms alla terza”, ha visto il celebre violinista Renaud Capuçon insieme al pianista Guillaume Bellom impegnati nelle tre celebri Sonate per violino e pianoforte di Johannes Brahms.

Sono tre capolavori cameristici che ogni violinista che si rispetti tiene stabilmente in repertorio. Rappresentano anche un punto d’arrivo significativo, sia per il virtuosismo implicito nella scrittura, sia per l’alto livello espressivo che ciascuna sonata richiede.
Eseguite in ordine di composizione – la Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78, la n. 2 in la maggiore op. 100 e infine la n. 3 in re minore op. 108 – hanno trovato nel duo un vertice interpretativo per eleganza espressiva, ottima integrazione timbrica fra i due strumenti e un livello tecnico-virtuosistico decisamente elevato da parte di entrambi gli interpreti. Composte nella maturità del musicista amburghese, tra il 1878 e il 1888, le tre pagine, articolate in tre movimenti per le prime due e in quattro per la terza, alternano momenti di grande risolutezza ritmica a passaggi di pacata espressione nei tempi centrali, sostenuti in un equilibrio sempre sorvegliato. Capuçon, splendidamente sostenuto da Bellom, ha rivelato in ogni frangente una tavolozza timbrica di notevole dolcezza, evitando ogni enfasi volumetrica e trovando sempre la giusta misura coloristica, in una restituzione di grande raffinatezza.
Tre interpretazioni accolte da lunghi applausi dal numeroso pubblico presente in Sala Verdi, attento e partecipe nel cogliere il valore dei due artisti. Molto bello anche il raro e dolce bis concesso: la Siciliana di Maria Theresia von Paradis (1759-1824), virtuosa pianista, cantante e compositrice viennese che ebbe grandissimo successo in tutta Europa.