Un grande Requiem verdiano per la Sinfonica e il Coro di Milano  diretto da Tjeknavorian

0
46

Ieri sera il pubblico milanese ha vissuto uno di quei momenti in cui l’intensità della musica sembra sospendere il tempo. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, presentata dall’Orchestra Sinfonica e dal Coro Sinfonico di Milano, è diventata non solo un appuntamento musicale di grande forza, ma anche l’occasione per celebrare una figura amatissima dell’orchestra.

Prima dell’inizio, il violino di spalla Luca Santaniello ha rivolto una dedica calorosa alla storica prima timpanista Viviana Mologni, recentemente scomparsa, da oltre trent’anni presenza fondamentale dell’ensemble: un minuto di silenzio  semplice ma profondamente sentito dal pubblico che gremiva l’Auditorium.
Sul podio Emmanuel Tjeknavorian, che ha guidato orchestra e coro con un gesto sicuro ma sempre flessibile, lasciando emergere il carattere fortemente espressivo della partitura. La sua lettura ha curato i passaggi più estremi della dinamica con naturalezza, facendo dialogare il fragore del celebre “Dies irae” ripetuto più volte, con la delicatezza delle sezioni più introverse.
Il quartetto dei solisti molto presenti sia singolarmente che in duo, trio e quartetto,  ha trovato un equilibrio convincente per lo spessore coloristico e la perfetta integrazione con l’Orchestra e il Coro.
Il soprano Chiara Isotton ha offerto un “Libera me” intenso,  mai sopra le righe; la mezzosoprano Szilvia Vörös ha dato corpo e calore alle sezioni più distese;
il tenore Raffaele Abete ha affrontato l’ “Ingemisco” con partecipazione sincera, mentre il basso Manuel Fuentes ha portato autorevolezza senza eccessi di peso. A legare tutto, il Coro Sinfonico di Milano preparato da Massimo Fiocchi Malaspina, compatto nelle fughe e coinvolto nei momenti più drammatici, capace di creare una presenza sonora che è sembrata respirare con l’orchestra. Un Requiem solenne,  umano, vibrante, che ha rivelato lo spessore interpretativo del direttore Tjeknavorian, che si è chiuso in un silenzio denso, quasi riconoscente, prima dell’applauso finale. Una serata di alto valore musicale che troverà la prima replica questa sera alle ore 20.00 e domani, domenica, alle ore 16.00. Da non perdere!!!