Con un concerto energico e raffinato, il batterista svizzero Florian Arbenz ha partecipato alla 31ª stagione 2025-2026 dell’Atelier Musicale presso l’Auditorium G. Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano.
Accanto a lui, due musicisti di alto livello internazionale: il trombettista britannico Percy Pursglove e il chitarrista brasiliano Nelson Veras.
Il trio, introdotto in registrazione video da Maurizio Franco, ha proposto un itinerario di contemporary jazz che univa rigore ritmico, libertà improvvisativa e una costante ricerca timbrica. Il programma ha alternato composizioni originali di Arbenz — come Boarding the Beat, Let’s Try This Again, Old Shaman e In Medias Res — a pagine di autori amati dal batterista, da Groove A di M. Grand a Habiba di K. Lightsey, passando per l’intensità melodica di Olha Maria di Antonio Carlos Jobim e il genio strutturale di Thelonious Monk con Hackensack.
Non sono mancati due classici intramontabili del repertorio jazzistico: Body and Soul di Johnny Green, eseguito come bis, e Freedom Jazz Dance di Eddie Harris, eseguiti con eleganza e invenzione, in un dialogo costante fra tromba e chitarra, sorretto dalla batteria precisa e fantasiosa di Arbenz. La varietà, anche stilistica, delle esecuzioni ha rivelato la duttilità dei protagonisti nel passare da brani più tradizionali ad altri più sperimentali, con un’ampia componente improvvisata, secondo riferimenti jazzistici di un ampio periodo storico, ottimamente personalizzati. Eccellente la ritmica di Arbenz, spesso protagonista in assoli di alto livello. Di qualità i colori delle trombe di Pursglove e molto efficace, anche armonicamente, la chitarra ottimamente impostata di Veras.
Un concerto che ha confermato la vocazione dell’Atelier Musicale a proporre un jazz contemporaneo, aperto e colto, in cui la tradizione incontra la sperimentazione senza perdere il senso dell’ascolto e della forma. Applausi meritatissimi dal numeroso pubblico intervenuto. .