Home Musica Viaggio nella voce: Grigorian e Fredriksson tra Ravel, Vaughan Williams, Strauss e...
Successo meritatissimo al Teatro alla Scala per il recital del soprano lituano Asmik Grigorian, del baritono svedese Karl-Magnus Fredriksson e dell’anglo-coreano Hyung-Ki Joo al pianoforte.
Alternandosi sul palcoscenico in modo equilibrato, armonizzati ottimamente dal pianista Joo ( noto per il duo comico-musicale Igudesman & Joo ) , le voci hanno tracciato un itinerario attraverso la vocalità europea fra fine Ottocento e primo Novecento, interpretando brani di Ravel, Fauré, Rachmaninov, Bernstein, con parte più preponderante in Ralph Vaughan Williams, R. Strauss e Mahler.
Le Vocalise-études di Ravel e Fauré hanno aperto la serata in un clima di rarefatta purezza, seguite dalla Vocalise op. 34 n. 14 di Rachmaninov, dove la pura vocalità della Grigorian ha trovato un equilibrio fra una timbrica luminosa e una soave tensione emotiva. Dopo la Piccola serenata di Bernstein, interpretata ancora con chiarezza dal celebre soprano, il Preludio in re maggiore op. 23 n. 4 di Rachmaninov, eseguito ottimamente da Joo, ha offerto un momento di raccoglimento pianistico che ha introdotto l’intervento del baritono.
Nei Songs of Travel di Ralph Vaughan Williams, nove brani su testi di Robert Louis Stevenson di rara esecuzione, Fredriksson ha incarnato il viandante con una voce ricca di volumetrie e di espressiva poetica, a partire dal primo The Vagabond che introduce il viaggiatore, con pesanti accordi “di marcia” resi molto bene dal pianoforte di Joo, un pianismo narrativo il suo, molto attento alla perfetta integrazione vocale.
Dopo l’intervallo, la Grigorian ha affrontato i Vier letzte Lieder di Richard Strauss, interpretandoli con una luminosità di timbro e un controllo emotivo che hanno reso palpabile la loro dimensione di commiato sereno. Il ciclo di Mahler, i Lieder eines fahrenden Gesellen, affidato a Fredriksson, ha restituito un senso di erranza e di dolore contenuto, chiudendo idealmente il cerchio iniziato con Vaughan Williams e rivelando ancora tutte le ricche ed incisive timbriche del baritono.
In conclusione, ancora Strauss, con Cäcilie, Allerseelen, Morgen! e infine Zueignung, quest’ultimo cantato da entrambi dopo che la Grigorian ha pubblicamente ringraziato e dato un forte abbraccio al suo maestro di canto Fredriksson. Un epilogo intimo e grato, in cui i due splendidi cantanti hanno ritrovato la dimensione più affettuosa e genuina del canto, lasciando al pubblico calorosissimi applausi finali.
Una sorpresa il bis, con una tenerissima Ninna nanna annunciata e composta dal pianista-compositore Hyung-Ki Joo, dove i due cantanti hanno ancora trovato un corale abbraccio finale. Splendida serata da ricordare sempre.