L’Attachement – La Tenerezza

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Film drammatico centrato, con grande delicatezza e sensibilità, sui temi delle relazioni famigliari e dell’amore, ma anche della solitudine e del lutto: si dà voce ai bambini, figure così importanti da essere il fulcro delle azioni dei diversi personaggi, tant’è vero che il tempo è scandito dall’età della piccolissima Lucille: un giorno, tre settimane, un anno, diciotto mesi, due anni…

Lucille è orfana di madre, perché la giovane Cécile è morta di parto, a causa di un’improvvisa quanto letale embolia da liquido amniotico. Il vedovo, Alex, è aiutato dalla vicina di pianerottolo, la bella Sandra, una libraia cinquantenne single, accanita fumatrice, cui Cécile aveva affidato per qualche ora, uscendo per andare in clinica a partorire, e quindi poco prima di morire, il suo Elliott, un delizioso bimbo di circa cinque anni avuto da un primo compagno (ma cresciuto da Alex come un figlio).

Il film dunque, girato a Rennes, in Bretagna, inizia con una nascita e una morte insieme: e gli sviluppi della narrazione sono legati a vicende molto semplici, ai problemi dell’accudimento dei bimbi, al lavoro, alla quotidianità, all’attrazione che il giovane Alex comincia a provare per la più matura Sandra, alla difficoltà di quest’ultima a gestire la novità di un rapporto soprattutto con Elliott, sveglio e simpatico, per il quale prova un grande affetto ricambiato.

Sandra gioca e scherza con lui, ed è sempre pronta a dare una mano per Lucille; al momento giusto sa rincuorare Alex (“La tua missione è di essere felice”), e sa respingere in modo pacato le sue avances.

Alex inizia una relazione con una giovane pediatra, Emillia, e finiranno per sposarsi.

Sandra è testimone di nozze, e durante i festeggiamenti, un po’ brilla, si ritrova a letto con il padre di Elliott, David, che per qualche tempo ha tenuto il bambino con sé. Il rapporto è occasionale, Sandra non s’impegna sentimentalmente, neppure con un “amante del giovedì” che riceve regolarmente.

Confessa a Elliott di aver deciso già da giovanissima di non voler sposarsi e di non avere figli, a differenza della sorella, madre di ben cinque ragazzi. La sua libreria è dedicata alle donne, e il tema della difesa dei loro diritti le sta molto a cuore. E in ogni caso Sandra non si svela, non manifesta le sue emozioni più profonde, pur essendo una persona molto spontanea e affettuosa. Preferisce restare una tenera presenza, disponibile e attenta, quasi solo serena spettatrice degli eventi cui partecipa. Ma Elliott e Lucille ormai fanno parte della sua vita (e forse anche Alex?)…

Tratto dal romanzo di Alice Ferney L’intimité (2020), il film, del 2024, ha avuto l’abile direzione della brava regista e sceneggiatrice francese Carine Tardieu; intensa l’interpretazione dell’ottima Valeria Bruni Tedeschi (Sandra), e molto validi e convincenti anche Pio Marmaï (Alex), Vimala Pons (Emillia), Raphaël Quenard (David). Bravissimo il piccolo Cèsar Botti (Elliott).

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