Presentata la VI edizione di PianoSofia – Festival di Musica e Pensiero

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Un’ottima presentazione quella del tardo pomeriggio di oggi presso gli Amici del Loggione del Teatro alla Scala, in via Silvio Pellico 6, per PianoSofia 2025, giunto alla sua sesta edizione.

L’introduzione all’incontro, curata da Mario Marcarini – padrone di casa con il suo I lieti Calici – ha lasciato spazio ai due responsabili della rassegna interdisciplinare che, pur con una prevalenza di musica, trova importanti momenti di dialogo con la Letteratura, la Filosofia, la Poesia e le arti in genere. A cura di Silvia Lomazzi e Luca Ciammarughi, quest’ultimo anche direttore musicale e interprete, la nuova edizione – dal titolo Passaggi – approda a Milano e a Verona, animando teatri, biblioteche e luoghi di cultura con concerti, dialoghi e prime assolute.
Il viaggio si apre domani, 1° ottobre, a Milano al Museo Teatrale alla Scala con Passaggi armonici: Franz Liszt dal profano al sacro, che vedrà Danilo Mascetti al pianoforte (con lo strumento appartenuto allo stesso Liszt) in pagine del grande ungherese, con interventi di Giuseppe Polimeni. Gli altri appuntamenti vedranno protagonisti artisti come Daiane Scales, Giacomo Piana, Margherita Casamonti, Lavinia Bertulli, Alessandro Dilorenzo, Paolo Ehrenheim e lo stesso Luca Ciammarughi, insieme ad altri strumentisti, in dialogo con studiosi, filosofi e scrittori. Dal 19 ottobre il festival si sposterà a Verona, con incontri che esplorano il rapporto tra generazioni, suggestioni gregoriane e un omaggio a Schumann e Mahler, fino alla chiusura del 30 ottobre con la prima assoluta di una nuova miniatura per pianoforte. Un percorso di musica e pensiero che attraversa epoche, estetiche e sensibilità, per indagare le infinite risonanze tra arte e filosofia.
All’incontro di presentazione abbiamo ascoltato anche due corposi interventi musicali da parte di interpreti della rassegna: Paolo Ehrenheim e Alessandro Dilorenzo. Il primo ha proposto un breve E. Satie con le Ogive e, a seguire, una delle più fantasiose Polacche di F.Chopin, la Polonaise-Fantaisie op. 61, eseguite con passione e rigore tecnico-espressivo. Convincente anche il pianismo di Alessandro Dilorenzo, che ha offerto un saggio delle sue qualità interpretando il secondo e terzo movimento della Sonata n. 2 di S.Rachmaninov.
A conclusione, un brindisi con i protagonisti e il numeroso pubblico intervenuto.