Il Trittico Lander–Kylián–Béjart al Teatro alla Scala

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Ancora un meritato successo per il Trittico Lander–Kylián–Béjart al Teatro alla Scala. Alla quinta rappresentazione, andata in scena ieri sera, una sala gremita ha tributato lunghi applausi al termine di tutti e tre i balletti, con il culmine nel travolgente Boléro di Ravel–Béjart, che conclude il programma.

Sono dodici minuti di musica e danza estenuanti, costruiti su un crescendo inarrestabile: al centro della scena, sul celebre disco rosso, il solista – ieri l’eccellente Gioacchino Starace – si muove con sensualità fino a essere circondato e infine inglobato dall’intero corpo di ballo. Una coreografia ormai entrata nella storia, quella di Béjart, omaggio al genio di Ravel, reso con brillante energia dall’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala sotto l’ottima direzione di Simon Hewett.
Il Boléro era stato preceduto da Études, il balletto creato da Harald Lander nel 1948, presentato alla Scala per l’ultima volta nell’aprile del 2001. La partitura di Carl Czerny – noto soprattutto come didatta e autore di studi pianistici, ma qui rivelato anche come compositore di sorprendente inventiva – è proposta nell’orchestrazione di Knudáge Riisager, che sostiene con efficacia la struttura del balletto. Lander mette in scena dapprima gli esercizi dei giovani allievi per poi condurre progressivamente verso movimenti più ampi e virtuosistici, interpretati con eleganza da Martina Arduino, Darius Gramada, Edoardo Cooper e Marci Agostino.
Il secondo titolo, Petite Mort di Jiří Kylián, coreografia del 1991 in repertorio scaligero dal 2004 e già ripresa più volte negli ultimi anni (2018 e 2019), conferma la sua straordinaria modernità. La musica di Mozart – i movimenti centrali di due celebri concerti per pianoforte e orchestra ( Adagio K 488 e Andante K 467) – si intreccia a due sezioni coreografiche di forte contrasto, in un dialogo di intensità sempre viva. Splendida la resa solistica al pianoforte di Takahiro Yoshikawa, da anni prezioso collaboratore del Teatro alla Scala. Tra gli interpreti, meritano di essere ricordate almeno Martina Arduino (subentrata ad Alice Mariani, indisposta), Nicoletta Manni, Agnese Di Clemente, Giulia Frosi, Martina Valentini e Alessandra Vassallo. Bravissimi, naturalmente i ballerini. Il Trittico sarà nuovamente in scena il 28 e 30 settembre e il 2 e 3 ottobre. Uno spettacolo da non perdere ( Foto in alto di Brescia e Amisano, Archivio Scala)